“Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare. Darsi tempo, stare seduti in una casa da tè a osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l’amico di un amico di una persona che si è appena incontrata e il posto più scialbo, più insignificante della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro d’umanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare senza più il bisogno di andare altrove.
La miniera è esattamente là dove si è: basta scavare.”
Tiziano Terzani
Aprile 2014, Losanna, Svizzera: Teatro di umanità
Un posto va respirato, assaporato, sentito attraverso la pelle, tutti i sensi coinvolti. Questo richiede tempo. Il passaggio veloce neanche ne scalfisce la superficie
Verissimo, tempo e attenzione, presenza.
È bello guardare la gente, il teatro dell’umanità
È una delle cose che preferisco. Sedermi in un baretto, nel centro di una città o di un piccolo paese e osservare le persone e immaginarmi le loro storie.
Io quando ero bambina guardavo anche attraverso le finestre illuminate la vita che trascorreva all’ interno delle case.
È un hobby curioso. Chissà perché interessa la vita degli altri? Forse si vorrebbe vedete tutti felici
Stessa cosa, dalla finestra del mio quarto piano osservavo quelli che passavano in bicicletta o a piedi sotto casa…
Scriverò un articolo sull’ osservazione del genere umano. Grazie per avermi ricordato lo spunto
Grazie Valerio perché le persone come te,direi come noi,ricordano al mondo reale ,fatto di velocità e parole quanto sia importante fermarsi ad ascoltare e a guardare .Silvia.
Gentilissima Silvia, ti ringrazio, le tue parole sono incoraggianti