“La maratona è una sorta di credo permanente: basta aver corso una volta soltanto per sentirsi maratoneti a vita. Un po’ come per la psicanalisi. Sì, la considero una forma di arte marziale, una disciplina interiore. Lo è intrinsecamente. Per gli allenamenti che richiede, per il modo in cui ti porta a percepire l’ambiente, per lo sforzo che esige dal tuo corpo.
Il maratoneta è un samurai con le scarpette al posto della spada: è estremamente severo verso se stesso, non si perdona mai, è costantemente in lotta contro i propri limiti… Sbaglia chi pensa alla maratona come a una scelta sportiva, è una disciplina massimamente estetica. È proprio una visione del mondo: non sono solo quei quarantadue chilometri da correre nel minor tempo possibile, è l’idea di resistere, di andare oltre…”
Mauro Covacich
Novembre 2009, Manhattan, New York: ragazza che corre.
Otto anni fa correvo la prima e unica (fino a ora) maratona della mia vita, la più famosa, quella di New York. Un’esperienza intensa, ma bellissima a cui sono approdato dopo dodici mesi di allenamento. Un’esperienza che consiglio a chiunque.
All’epoca questo blog non era ancora aperto, le foto di quella bella ventura le trovate a questo link.
La maratona è una corsa molto bella da fare non solo perchè partecipi a un evento molto bello ma sopratutto perchè li incontri nuove persone e sopratutto di vedere parti della città che non hai mai visto
Concordo! È davvero divertente. Ne hai fatte? Quali?
No non ne ho mai fatta nessuna però ogni tanto vedo che Radio Deejay ne fanno e vedo che tutti sono li
Grande Linus!!