Mi spiace davvero dirlo, ma vista, l’anno scorso, la manifestazione in Franciacorta, in Piemonte è stata una delusione.
Lasciamo stare la diversa modalità di approccio al cliente (l’anno scorso in Franciacorta si pagavano 10 euro nella prima cantina a fronte di un bicchiere e una tasca che garantiva l’entrata e la degustazione nelle altre cantine aderenti, lasciandoti così il piacere di acquistare bottiglie di vino, mentre in Piemonte è come se andassi in un giorno qualsiasi e paghi la visita con degustazione per ogni cantina): la cosa che mi ha dato più fastidio è che abbiamo pianificato le visite con precisione sulla base delle informazioni presenti sul sito http://www.movimentoturismovino.it/it/home/ senza successo: arrivati alla cantina si scopriva che non aveva aderito.
E’ il caso per esempio della cantina Michele Chiarlo, che è ancora adesso presente fra le cantine aderenti sul sito, ma, se ci passate, troverete un cartello con scritto pressapoco così: “Non aderiamo a Cantine Aperte, le visite in cantina sono a pagamento come sempre”.
Una bella fregatura per quelli che partono da Ferrara per partecipare all’evento in Piemonte 🙂 .
Scopriamo anche che esiste un sito differente per il Piemonte (https://www.mtvpiemonte.it) che non ha la stessa lista delle Cantine Aperte presente sul sito nazionale e la mappa per la ricerca è davvero poco user friendly, nel 2019…
Per fortuna esistono manifestazioni eccellenti e che ti risollevano la gita enogastronomica anche da queste parti: se passate per il Monferrato, lasciate stare Cantine Aperte e andate al Barbera Unplugged, ne vale davvero la pena.
Io torno a casa con due bottiglie di profumatissimo Ruchè e un’incredibile Nizza entrambi della cantina Dacapo.
Cin cin.