
Partiamo alla buon ora con la macchina. Pare si vada a mangiare il bombolone piu buono della terra.
Ci sto e me lo pappo tutto. Poi quando arriva il bacio non so di chi, tutto ripieno di cioccolata, mi pappo anche quello. La Santissima trema.
Ripartiamo, subito dopo un giro sulle giostrine nella piazzetta dove il Matu e la Santissima hanno preso il loro noioso caffè.
Arriviamo nel paese di Alessio, non si chi sia, ma continuano a nominarlo. O Alassio? Non importa. La cosa che conta è che ci portano ad un parchino con le giostrine e pranziamo proprio nel parchino con pizza, farinata e cracker alle olive. Ganzissimo.
Infine, che strano, di nuovo macchina, ma stavolta dormo.
Me la ronfo per un bel pezzo, perché quando usciamo di casa è praticamente ora di cena.
Facciamo aperitivo vicino ad un negozio di giochi che io e Frenci quasi distruggiamo, poi andiamo a cena con i nonni in un ristorante sulla strada, mangio un po’ di tutto. Bono.
Mentre loro continuano a mangiare io e Frenci bazzichiamo sulla strada e esploriamo il territorio. Quando quel pistola del Matu mi suggerisce di presentarmi ad una tata sulla panchina, io lo faccio, lei mi fa grandi sorrisi, ma poco dopo arriva un omone grande e grosso e si piazza di fianco a lei. Paura?
Chiudiamo alla grande, con un gelato confezionato, il migliore!
Salutiamo i nonni, perché domani partono. Tanti baci.
Che sia latte o che sia uovo, non sopporto più fate le foto insieme.
Mollatemi.