Legoland full monty

Alle 9.30 siamo in macchina, motori accesi. Nemmeno quando dovevamo spararci oltre 700 km ci siamo riusciti. Il potere del gioco è sottovalutato. I pargoli non hanno perso un solo secondo, sembravano dei soldati durante una esercitazione per ottenere una promozione. Sinistr, destr, sinistr, destr.

Nel cercare un bar per un caffè alla Ricciola, ci fermiamo allo Spar dove ieri non trovavo l’acqua naturale in bottiglie grandi. Il ragazzo addetto al magazzino, alle 9.35, si sta facendo una birra in compagnia di un suo amico, nel piazzale, prima di sistemare i pallet dietro il negozio. Probabilmente è sempre lui che fa gli ordini di acquisto del bere.

Il caffè non lo fanno. Ripartiamo. Viaggiamo per circa un’ora di macchina, tra campi di segale, conifere, strade che si srotolano fra salite e discese, cavalli e manzi che pascolano, case bassissime e giardinetti curati, in una giornata limpida e fresca di sole gagliardo.

Alle 10.30 varchiamo la soglia del parco giochi più famoso della Danimarca. Entrando torno violentemente ai miei 5 anni, quando giocavo con i famigerati mattoncini che conservavo in un bidone del Dixan. Quante astronavi (in quante ore) ho costruito solo con l’immaginazione… E adesso che sono papà, i miei figli ci giocano ancora. Ma non hanno il bidone del Dixan, fa troppo anni ’80.

Dopo aver visitato Miniland, una vera e propria città in movimento, costruita con i Lego, ci siamo dedicati alle varie attrazioni. Tra trenini, aerei volanti, battaglie fra pirati, percorsi e avventure tra l’antico Egitto, i safari in Africa e missioni Ninjago, il tempo vola.

L’avventura per Riccardo inizia in modo tragico. Poco prima di pranzo decidiamo di affrontare Pirate Splash Battle, un classico giretto in barca piratesca, con ambientazione corsara, ma con una interessante particolarità: si fa la guerra sparandosi acqua dai cannoni delle navi e dalle garitte terrestri. Navi contro navi contro eserciti di turisti costieri, che non fanno parte dell’attrazione, ma per questo motivo, sono particolarmente agguerriti. Il risultato è che esci dalla giostra completamente annegato.

Io mi do da fare, ovviamente, soprattutto contro i terrestri che ti vogliono affondare. Faccio scappare dalle postazioni armate un paio di spavaldi ragazzotti che prendono di mira le navi di passaggio, bagnandoli dalla testa ai piedi, grazie alle mie incursioni corsare. Riccardo, in uno scontro a fuoco definitivo, un triangolo incrociato di spari tra due navi e una postazione terrestre, viene colpito al volto da una granata di acqua e scoppia a piangere.

Dice che, una volta scesi dalla nave dei pirati, vuole andare sulla terra ferma a sparare alle navi che passano. Cerca vendetta.

Ce la spassiamo alla grande, fino alla fine dell’orario di apertura, le 20.00, come quando mi cacciavano dal Renfe nelle mie notti brave di un tempo che fu, e cercavo di trattare sull’orario di chiusura con il buttafuori.

Unica nota negativa della giornata: ho mangiato il gelato più caro e più cattivo della mia vita. Legoland Chocolate, un cono con una montagna di panna, ricoperta con polvere di zucchero e cacao che ha la consistenza della sabbia di Po.

Il premio come giostra preferita da Francesco e Riccardo lo vince The Temple, una avventura ambientata nell’antico Egitto, fra tombe di faraoni, scheletri e tesori nascosti, in cui i partecipanti devono sparare a bersagli luminosi con pistole laser, mentre vengono trasportati da un carretto, tra una stanza e l’altra dell’attrazione. All’inizio non lo vogliono fare, poi facciamo tre giri di seguito.

Torniamo alla base verso le 21.30 con oltre 15.000 passi e più risate alle spalle. Riccardo si addormenta dopo una decina di chilometri, mentre Francesco gioca con la sua nuova spada Ninjago e chiacchiera con noi.

Parcheggiata la macchina, facciamo due chiacchiere con i padroni del nostro appartamento, una coppia di danesi simpatici e disponibili a cui raccontiamo la giornata e la nostra prossima mirabolante avventura: Ribe.


DAL DIARIO DI FRENCI

Siamo arrivati a Legoland!!!

Gelato Legoland: buh!

Giostre fantastiche

Negozi fantastici, pieni di giochi

Reparto Ninjago con allenamento

Ho comprato una spada Ninjago

2 pensieri su “Legoland full monty

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