15 ore a Disneyland Paris

Che dire. Arriviamo alle 9.00 a cancelli ancora chiusi e usciamo a mezzanotte come Cenerentola. Quindici ore a Disneyland hanno la loro importanza. Ci siamo pure persi all’uscita portando i pargoli in spalla perché stremati; ti cambiano tutte le strade per farti passare, anche dopo averti strizzato per bene il portafoglio, per le ultime vie piene di negozi ancora aperti, dopo la chiusura del parco.

Questi i numeri. Abbiamo fatto quasi 20.000 passi, una decina di attrazioni, 4 spettacoli (il gran finale da solo potrebbe valere il biglietto), 3 pacchetti di pop corn, montagne di dolciumi e moltissime risate.

Solo il parco, senza contare gli Sudio, fa più di 10 milioni di visitatori l’anno, la superficie del parco è di 2.230 ettari, conta oltre 16.000 lavoratori con più di 100 professioni differenti( di 124 nazionalità, che parlano oltre 20 lingue) e contribuisce a il 6% dei ricavi del turismo francese. Pazzesco. Mi gira la testa a pensarci.

Il mio lavoro riguarda l’organizzazione e la gestione dei processi e rimango sempre affascinato dalla prestazione di queste grandi aziende americane che fanno filare tutto liscio come l’olio e col sorriso, attività anche molto complicate. Non poso fare a meno di notare check list ovunque.

Solo a guardare le aiuole del parco che devono essere curate da giardinieri esperti o le luci da manutenere per garantire il massimo dello splendore io mi sono perso.

Ma lo spettacolo più potente è la capacità di meravigliarti e di farti percepire la magia quando fanno gli show, la puntualità, le precisione e il rigore con cui il processo scorre, sempre con il sorriso.

Per quanto mi riguarda, per deformazione professionale, è come vedere una grande opera musicale in cui ogni strumento fa la sua parte ed entra al tempo giusto, con le note giuste, il giusto volume e le pause corrette, trasformando il suono in armonia, sinfonia e melodia.

Ci siamo divertiti. Sopratutto i bimbi, la giornata era per loro, di conseguenza noi grandi. La mattina parte in salita perché la prima attrazione (Pirati dei Caraibi) è così realistica che le pesti si prendono un colpo e decidono di continuare con giostre meno impegnative, ma poi tutto si sistema, e nonostante le file impegnative, la giornata va alla grande.

Torniamo stremati dopo mezzanotte. Domani sarei andato a corre, ma visto il numero di passi fatti, passo. Faccio fatica a trovare le parole, anche solo per stanchezza, lascio testimonianze.

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