
Salutiamo Genova con una pasta e un te caldo. Questa città ha una certa eleganza.
Canto “I want it all” per buona parte della mattina, i passanti applaudono. Sono una star.
Continua a leggere

Salutiamo Genova con una pasta e un te caldo. Questa città ha una certa eleganza.
Canto “I want it all” per buona parte della mattina, i passanti applaudono. Sono una star.
Continua a leggere





Mi sveglio alle 7, per la gioia di tutti. Volevano dormire di più, ma non ero d’accordo. Voglio buttarmi nella nuova città.
Faccio una prima colazione in appartamento, a base di acqua e uva, e una seconda al bar a base di pain au chocolat e latte. Elegante.
Girovaghiamo per le vie molto lunghe, molto strette e molto ripide di Genova, per un bel po’.
Dov’è la felicità, in questa città? Mi viene la malinconia tipica del marinaio, ho voglia di cantare al mare.
Continua a leggere






Sono giorni che Matu promette.
Promette il mare, la visita a pesci e squali, promette Genova (che non ho capito bene cosa sia), navi di pirati e vacanze, surfate e gelati, viaggi e imprese epiche, mostri marini.
E poi dice che stasera andiamo a vedere la casa di Luca. Luca? Sì, il bambino del cartone che ha guardato con il mio fratellone Frenci. il mostro marino buono, che quando esce dell’acqua si trasforma in un bambino come me. Chissà cosa si è messo a bere ultimamente…
Comunque, che sia latte o che sia uova, qualcosa puzza di bruciato.
Continua a leggere