
Vi dirò la verità, anche se questa parola ha un senso annebbiato per me.
Il Matu è smemorato: ha dimenticato a casa il cavo per caricare la macchina da scrivere che usa per fare questi miei racconti. Oltre ai costumi da bagno, come se avesse doluto preparare la valigia per andare in Antartide.
Il Matu è pigro: non ha avuto intenzione di scriverli con altri mezzi opzionali, per esempio il suo telefono, a parte il primo giorno senza macchina da scrivere.
Il Matu è pavido, potrebbe aver dimenticato a casa apposta il cavo per la macchina da scrivere per non sentirsi in dovere di farlo, per passare molti giorni in una bolla spazio-tempo al di fuori delle sue abitudini, delle sue stesse regole, delle sue stesse volontà, in sospeso, senza vincoli, per ascoltarsi meglio, come faccio io ogni secondo, senza aspettative, ma immergendo se stesso nel qui e ora, cosa che non sa più fare da diversi decenni. Neanche il mio esempio riesce a rinverdire questa sua innata capacità.
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