E via, verso… dove?

31 luglio 2025, giovedì piacevolmente soleggiato.

Ho spuntato quasi tutte le attività della mia to do list per raccogliere tutto quello di cui avremo necessità e chiudere la casa nel migliore dei modi.

Mi bevo una Forst analcolica e mangio taralli giganti in giardino, tra le urla di Richi e Frenci per l’ennesima bisticciata fraterna.

L’auto è già carica.

Anche noi, nonostante qualche bega che risolveremo in viaggio.

Il viaggio è terapeutico.

Domani partiamo, per nuove mirabolanti avventure, ma per quali luoghi?

Cerca gli indizi nella foto.

Ci si legge qua 🤙🏻

Il gioco della moneta

Per la prima volta dalla nostra partenza troviamo una casa con tapparelle. Le abbassiamo tutte creando il buio perfetto e infatti ci svegliamo alle 10, Tanto la giornata è uggiosa e piove. Per rallegrarla facciamo doppia colazione, una in casa e la seconda a bar-forno del paese.

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Quando torniamo in via Pitteri?

Richi si sveglia, entra nella nostra camera, si distende al mio fianco, si fa abbracciare e all’orecchio mi sussurra: “Papà, quando torniamo in via Pitteri?” Siamo arrivati al capolinea, non ne può più e lo capisco, anche io ho voglia di tornare.

Dopotutto, come dice Niccolò Fabi, “ogni strada sceglie il suo ritorno”, e anche questa strada, che ci ha fatto apprezzare la Danimarca, ha scelto il suo.

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Un viaggio di viaggi

Piove. La Danimarca ci saluta con un pizzico di malinconia. Lasciamo la nostra casetta al limitare del bosco con i suoi gnomi, troll e folletti e iniziamo la nostra lunga discesa verso sud, accompagnati dagli ormai insostituibili Simple Plan, il gruppo punk-rock-pop canadese preferito da Frenci e Richi.

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Ferragosto hygge

Ci svegliamo nella nostra piccola casa in campagna, al limitare del bosco, tra fate notturne, nani, troll ed elfi. Mi sembra di essere David Gnomo.

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Alla ricerca di Hans Christian Andersen

Il risveglio nella nostra tipica casa danese, nel cuore del quartiere residenziale di Odense, è a dir poco rinvigorente. Facciamo colazione in casa con grande calma e poi ci mettiamo a girare la città.

I pargoli sono girati male e la mattina si fa ostica.

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Mattoncini e biscottini danesi

Sveglia quasi da marine, ore 7.00. Facciamo su le canne, come si suol dire, e dopo una veloce colazione non molto soddisfacente, almeno per me, lasciamo la bella Aalborg, che ci ha fatto da casa per tre notti e ci dirigiamo ancora una volta a Billund.

Oggi i ragazzi si sparano la Lego House e il ristorante Mini Chef. E fra i ragazzi mi ci metto in mezzo anche io.

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Cold Hawaii

Facciamo colazione in un bar vicino a casa, una piccola spesa per il pranzo al sacco e accendiamo i motori: destinazione Klitmøller, soprannominato “Cold Hawaii” perché la zona presenta condizioni di vento uniche che ricordano quelle che si possono trovare alle Hawaii. Dal 2010 la città ospita la Cold Hawaii PWA World Cup, una competizione internazionale di surf in cui 32 dei migliori surfisti del mondo si contendono la vittoria. 

Oggi scoprirò se i quindici minuti di ginnastica che faccio tutte le mattine, da due anni a questa parte, hanno un senso oppure no. Lo faccio per arrivare pronto a momenti come questo, il surf e poche altre attività sono la motivazione. Non entro in acqua con una tavola dal 2015, quando visitai l’Algarve. Mi ero ripromesso di tornarci quanto prima, mi sono anche comprato una tavola nuova, ma nel frattempo è arrivato agosto 2024. Oggi faccio all-in.

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Selce, aringhe e birra

Ci svegliamo senza fretta né impegni, nella campagna danese. La prendiamo scialla, colazione in mutande e chiacchiere davanti ad una tazza di latte e cereali o te e Danish Butter Cookies .

In Danimarca ci sono solo sei stazioni con il GPL. Ne trovo una più o meno lungo la nostra direzione, per raggiungere Ribe. Imposto il navigatore e partiamo.

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