13 Agosto. 9 Giorni di viaggio alle spalle. 2600 km. Sveglia alle 7.15.
Dopo la colazione, mi rimetto in marcia ascoltando i Sublime.
Prendo l’autostrada M6. Voglio raggiungere la Scozia il prima possibile. C’è traffico. E io che pensavo di andare in un posto sperduto nel mondo.
Il cielo è coperto, ma non piove e non c’è foschia.
Da queste parti la polizia si piazza sui cavalcavia con un furgone attrezzato con laser e velox e ti fotografa mentre passi sotto.
A 40 km dalla Scozia il paesaggio cambia. Lo sguardo si fa più ampio, poggiandosi sopra dolci clivi di campi coltivati e a pascolo, con pochi alberi solitari. Sullo sfondo si avvicinano dei monti di altezza rilevante. Sembrano coperti di muschio, non hanno né alberi, né roccia nuda, e sono ricoperti da tante tonalità diverse di verde. I vari appezzamenti di terreno sono delimitati da muretti in pietra. Le pecore e le capre sono sparse a caso, come fossero state seminate, sedute e pacifiche.
Mi fermo per fare altre 50 sterline di benzina. Mi viene voglia di Pearl Jam.
In questa terra le balle di fieno sono chiuse in sacchi di plastica nera. Piove troppo anche per loro.
A 13 miglia dal confine, passo il primo segnale “Scozia”. Intanto mi viene in mente che è arrivato il momento di ambientarsi sul serio. Voglio iniziare a prendere un pò delle loro abitudini. English Breakfast, pasti a orari anticipati, chiusura della serata verso le 23.00. Sono a circa metà di questa avventura. Mi sembra di essere via da mesi.
Mi fermo in zona di sosta per prendere una mappa stradale dettagliata della Scozia. Esco con una ventina di brochure informative (che non leggerò mai) datemi dalla gentilissima addetta all’ufficio informazioni turistiche.
Alle 13.00 lascio l’autostrada poco dopo Carlisle. Sono in Scozia. Si inizia subito con un forte odore di stallatico, e la cosa mi piace. Poco dopo incontro una ragazza che va al trotto per strada. Metto il pilota automatico a 60 km orari fissi, ascoltando un cd di musica popolare scozzese, che aspettava da 9 giorni di poter essere usato, e mi gusto lentamente il mio traguardo.
Passo attraverso Gretna, Annan (dove faccio un pasto veloce in un caffè), Dumfries, New Abbey, Dalbeattie, Castle Douglas, fino ad Ayr. Tutte strade basse, in mezzo alla campagna e alla collina. Di quelle con i muretti di pietra ai lati, che, a passarci in due mezzi, si fatica. Alcuni paesi hanno case di pietra rossa, altri di pietra bianca.
Per quasi tutto il tempo piove sotto un cielo plumbeo. Solo a 30 km dalla meta esce un pò di sole.
Arrivo nel B&B alle 18.15 circa. John e Denise, la coppia di proprietari, mi accolgono, mi danno istruzioni e consigli per la serata. Hanno un figlio che vive a Milano, sposato con una italiana, ma la mia lingua non la masticano. Sono gentilissimi e la casa è un gioiellino. Anche la mia camera è nuova, bella, discretamente spaziosa e pulita. Al pensiero che ci passerò tre notti, godo. Denise mi chiede che colazione voglio domattina. English Breakfast!
Esco dalla camera verso le 20.30 e mi gusto un bel tramonto. Mentre raggiungo il centro mi perdo in questo paesino di mare, con le casette basse, di pietra e mattoni rossi, i tantissimi camini, i gabbiani che urlano, i fiori colorati nei giardinetti di fronte alle abitazioni. Dopo quasi 3000 km, questo era quello che cercavo. Sto da dio.
Ma la situazione migliora, dopo essere entrato nel pub consigliatomi da Denise, per la cena. E’ il The West Kirk. Bel locale, cibo e birra ottimi, economico. Zuppa al pomodoro col pane e tortino di pesce. Iniziamo a ragionare.
La Scozia si presenta bene.
Come ti invidio, baci 😉
Puoi farlo anche tu! :-))
Ok, imparo a parlare inglese poi lo faccio 😉
Guarda che io non so il francese..
Vero, ma io sono meno intraprendente e avventurosa di te: conosco i miei limiti, eheheheh….. 😉
O credi di conoscerli.. Eheheh 🙂
Mi conosco, mi conosco…… purtroppo 😀
“La vita è come una scatola di cioccolatini…” F. Gump
…. non sai mai quello che ti tocca….. F. Gump :))
14 agosto. Spiaggia di calenella, mare urendo per apertura lago di varano…che genius! Da tre gg, prima era bello dicono. Nuooooo!!!! Cmq l’aria di mare fa sempre bene, consoliamoci! Li leggo tutto bene…che bello il tuo blog, me lo leggo sempre!! 🙂
Ma andrai a vedere la statua di wallace??? Perché potranno togliermi la vita ma non mi toglieranno mai la liberta’!!!! :))
A presto, buon proseguo di voyage!!
Riccio ti dice bastasu e Caino (???)
Janlu ti saluta
E anche io e il violino :)))
Certo che vado a vedere Wallace, mi sono fatto mica 3000 km per vedere della bella patata, anche perché qua scarseggia e se era per quello andavo in aereo ad Amsterdam… :-)) saluta tutti Fra e divertitevi. Io mi sto divertendo un sacco e ho visto cose che vuoi umani non potete neanche immaginare.. Mi ci voleva proprio. Ora aspetto Vancio per il finale col botto!
Ma “Ed è Scozia” significa che un uomo di nome Ed incarna tutte le caratteristiche legate alla Scozia? Secondo me Ed è il signore con la maglietta bianca della “Fila” che c’è nella foto di Glasgow: il primo che lo individua vince la sua maglietta!
Sei sempre il Poeta..