Ed arriva, naturalmente, il momento di tornare. Fabi direbbe: “un viaggio regala a ognuno la sua storia, io sono convinto che mi salverò, così come ogni ritorno ha la sua gloria, un altro cerchio che si chiuderà”.
Scaldiamo il motore e lasciamo Nociglia alle dieci circa. Dobbiamo percorrere oltre novecento chilometri, ma non abbiamo fretta, ce lo gustiamo con calma questo asfalto che scorre sotto di noi. Ci fermiamo a Maglie per una colazione a base di caffè in ghiaccio e di pasticciotti, e ne facciamo scorta, per portarci a casa un pò di calore del Sud.
Attraversiamo il lungo Tavoliere delle Puglie. Pranziamo nella bella Trani, un ultimo pasto di pesce, molto buono ed economico, con vista sul piccolo porto a “La Locanda Pesevenghi“, mentre un fisarmonicista intona ballate popolari e una profumata brezza di mare ci rinfresca.
Riprendiamo il viaggio. Dopo il Gargano, alle quattro e mezza del pomeriggio, la lunga Puglia finisce, con i suoi oltre quattrocento chilometri, quasi metà del nostro ritorno. Ascoltiamo radio e Aqualung mentre voliamo su Molise, Abruzzi, il Conero e le dolci colline marchigiane.
Quando il sole è tramontato raggiungiamo la piatta pianura padana. Mi dispiace che questa bella avventura lungo lo Stivale sia terminata, ma sono felice di ritornare a casa. Prima o poi ne arriverà un’altra. Non mi rimane che spulciare tra tutte le foto fatte quelle migliori.
Abbiamo superato i cinquemila chilometri. Mi segno sul calendario, mai aperto in queste tre settimane, che devo rifare il tagliando.