Il ritorno


“In verità io sento di più come casa mia le lande antartiche che Milano, per cui il vero trauma non è la partenza, ma il ritorno. 

Dopo essere vissuto in un mondo dove tutto è autentico, importante, dove ogni giorno ha l’intensità di un anno, trovarmi di botto fra gente che rincorre cose senza valore, succube del consumismo, eccetera, beh… mi sembra di capitare tra matti! Dopo un po’ rientro anch’io nei binari, altrimenti mi sentirei un disadattato, ma lo faccio con il naso tappato, come in apnea, perché non accetto quello che la società mi propone. Lo sopporto perché so che è il prezzo che devo pagare per avere in cambio il resto.”     

Walter Bonatti

       
Questa foto l’ho scattata il giorno in cui abbiamo iniziato il ritorno a casa dalla Scozia (circa 2.500 km in 3 giorni). La Scozia è stato il mio Antartide, per la vastità dei luoghi disabitati, vuoti e isolati e gli scenari da estremo nord che non avevo ancora visto. La Scozia mi ha sempre appassionato ancora prima che la conoscessi, mi dava l’idea di un posto in cui potevo respirare aria di casa. Da quando l’ho conosciuta ne ho la certezza. Spero di tornarci presto.

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