“Se si rifiuta il cibo, si ignorano i costumi, si ha paura della religione, e si evita la gente, allora sarebbe stato meglio stare a casa.”
James A. Michener
Amo molto viaggiare perché mi consente di conoscere luoghi, culture, tradizioni diverse dalla mia, la qualcosa contribuisce ad allargare i confini dei miei punti di vista. Viaggiare mi trasforma in un antropologo. Adoro confondermi con le persone del luogo, conoscere le loro abitudini, i loro gusti in fatto di cucina, i loro modi di dire, le loro abitudini quotidiane, i loro schemi mentali, i loro valori e mi piace non essere riconosciuto come un turista. In un paese come l’Italia si può fare esercizio senza andare neanche troppo lontano. In questo caso, per esempio, mi sono mimetizzato fra gli abitanti di Saturnia, all’inizio del viaggio che mi ha portato a conoscere meglio il nostro Stivale nel 2014, praticando un’attività assai rischiosa e di grande impegno fisico e psicologico: immergermi nelle calde acque termali delle “Cascate del Mulino”: una esperienza che dovrei rifare per approfondire meglio il loro punto di vista.