Cerco un centro di granita permanente

Oggi vedo la stessa scena vista prima di partire per venire in questa casa. Agitazione, preparativi, valigie, vestiti dappertutto, Matu che sistema la macchina. Qui gatta ci cova e, che sia latte o che sia uova, ci cova qualcosa di grosso. Sono quasi convinto che sia arrivato il momento di tornare. Non so ancora se a casa. Ma partiremo presto.

Questo significa che le mie nuove abitudini salteranno. Mi sono appena abituato alla situa e loro mi riportano in giro per il mondo, maledetti. Mi mancherà il mio nuovo stile di vita.

La granita fredda al mattino, con brioche. I bagni al mare con la Santissima, il Matu o il nonno. Le onde. I sassolini dappertutto. Le infinite stelle nel cielo. Le apericene in spiaggia al tramonto, a base di frutta, con tutta la cumpa. Le serate a guardare un trenino chiamato desiderio, che passa e che se ne va e che non avrò mai il coraggio di conoscere per davvero. I gelati rubati. La spiaggia, Booba in cucina, dopo pranzo. La musica con la batteria del nonno. Gli scherzi e le risate con il mio fratellone. La musica siciliana a pranzo che mi mette il Vecchio cosicché giri tutto intorno alla stanza, mentre io danzo. Le colazioni in terrazza, i giretti in passeggino serali. Gli abbracci improvvisati alla nonna. Le litigate con Nina per i secchielli, le palette e le pistole d’acqua e poi i bacini di pace. I su e giù dal marciapiede del lungo mare, le scalinate per scendere a mare e le docce fredde con il Matu dopo il bagno in spiaggia. Gli sclero pesi per farmi capire. Lo stare tutti insieme, noi quattro, ogni minuto, nella buona e nella cattiva sorte. Lo sgabello con lo gnomo sotto. Le salitine al Plaza e il tipo con la maglietta verde. Le risate pazze, le urla tipo aquila e i miei nuovi gesti da mimo, in sostituzione del meno intellettuale linguaggio.

Mi scoccia ammetterlo: mi mancherà molto tutto questo, e sono sicuro mancherà anche al mio vecchio Matu, che sta solo prestando le sue dita alla mia giovane anima per raccontarvi questa bella storia, ma intanto si commuove un po’.

Chissà poi se torniamo a casa ed è davvero finita o domani andiamo via, verso nuove mirabolanti avventure?

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.