Pizzica un po’

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Faccio un po’ di spesa di frutta e verdura per riempire la borsa frigo prima di partire alla volta di Castro. Quando arriviamo sulla strada che  scende ripida verso il mare ed entro nel parcheggio, ricordo di esserci già stato con Marco, proprio quello della camminata, diversi anni fa, e partono i ricordi e un po’ di nostalgia.

Conquistiamo l’estremità della discesa che finisce sul mare blu, su Punta delle correnti. Faccio diversi bagni, l’acqua ed il fondale meritano davvero. Dietro di noi tre ragazze parlano di Ferrara e della possibilità di visitarla per l’Internazionale.

Finisco il mio libro di fotografie che con molta calma avevo iniziato nel 2012, andando verso la Scozia, e che leggo nei ritagli di tempo durante i miei viaggi. Poi continuo “Buddha, Freud e il desiderio“, bellissimo. Una frase mi fa riflettere: ” L’equilibrio arriva quando impariamo ad stare in disequilibrio, non quando ce ne teniamo a distanza, ed è qui che la nostra vita interiore cresce”. Capito?

Prima di ripartire ci dividiamo una puccia in due, mentre il sole cala sempre più e Castro si colora di arancio.

La sera la passiamo a Galatina che ospita “La notte della Taranta“, alla ricerca della pizzica “definitiva”, ma arriviamo tardi e, dopo una quindicina di minuti di musica pugliese attacca un gruppo Mongolo. Ci riproveremo le prossime sere.

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