La cassoulet tutto sommato non era così pesante e ci lascia dormire in pace fino alle 8.00. Facciamo check out e una piccola spesa, per il pranzo durante il viaggio. L’aria è frizzante.
Raggiungiamo il centro di Carcassonne e facciamo una petit déjeuner al Bistro Florian a base di pain au chocolat, cafe au lait e succo d’arancia, seduti su poltroncine al sole, osservando gli altri bizzarri clienti, mentre si gustano altrettante colazioni, birre o caffè corretti.
Dopo aver comprato una baguette in una piccola boulangerie, accendiamo i motori e partiamo alla volta di Bilbao. Alle 12.15 vediamo, per la prima volta, i Pirenei francesi. Durante una sosta per rifornimento riesco a comprarmi un paio di Espadrilles. Quando rientriamo in macchina l’odore di baguette ci fa brontolare lo stomaco, ma continuiamo a macinare chilometri fino alle 14.00 ascoltando stazioni radiofoniche di musica francese.
L’autostrada passa in prossimità di St. Jean Pied-de-Port, la partenza ufficiale del celeberrimo cammino di Santiago di Compostela.
Alle 16.30 entriamo negli Euskadi, i Paesi Baschi. Passo vicino a San Sebastian, Orio, Zarautz e i ricordi di tante vacanze passate in questi luoghi si accavallano nella mia mente.
Arrivati a Bilbao troviamo difficilmente l’alloggio, la viabilità non è user friendly; l’hotel è nel quartiere antico (pedonale) e dobbiamo lasciare la macchina in un parcheggio vicino al Nervión, farci qualche centinaio di metri a piedi e portare le valigie al terzo piano senza ascensore. Ma la camera è carina e pulita, nonostante l’anomalia di un letto stretto e due cuscini larghissimi che fanno a botte se cerchi di metterli l’uno di fianco all’altro.
Bilbao mi piace un sacco: è abbarbicata, ma spaziosa, antica, ma moderna, ordinata, pulita, tranquilla, ma divertente. Camminiamo lungo il fiume fino al Guggenheim. Il sole è basso e le ombre lunghissime, bambini giocano con le fontane e un gruppetto jazz improvvisa nel giardino del bar adiacente, mentre noi facciamo foto. Passiamo la serata fra pintxos, tapas, bocadillos, tortillas, cañas (birre alla spina), y patxaran.
Una serata basca degna di questo nome.