La cataplana e l’arte della felicità

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“I pensieri sono fatti della stessa materia dei sogni, un pensiero felice vale come uno triste, la tristezza te la danno per poco, ma pure la felicità non costa nulla! Allora tu che scegli?”

L’arte della felicità – Alessandro Rak

Dopo l’abbondante e ottima colazione di Colin e Maria, cerchiamo di capire le condizioni meteo della regione e la possibilità di trovare onde: cielo nuvoloso e oceano piatto, condizioni ottimali per una ottima giornata di surf. Valutiamo come miglior opzione Praia de Rocha, per la possibilità di avere qualche schiarita e l’altezza delle onde nella media odierna dell’Algarve: una tavola.

Passiamo dal centro commerciale per un po’ di spesa: l’Ale cerca di entrare con ai piedi una infradito e una Birkenstock. Arriviamo a Praia de Rocha alle 12.00: alla stessa ora a Pinarella di Cervia ci sono onde più alte. Sono allibito. Archivio l’idea di giocare con l’oceano e mi dedico alle foto.

Poi, inizio a leggere un po’ per noia e divoro per passione il fumetto “L’arte della felicità” di Alessandro Rak, un concentrato di perle di saggezza e una bellissima storia, disegnata magnificamente e che raccomando a tutti. Probabilmente l’ho scelto inconsciamente, fra i libri che ho portato con me, per farmi passare l’incazzatura da mancata surfata. Una frase mi colpisce: vien detto che per trovare un equilibrio nella vita bisogna smettere di opporre resistenza, e mi viene in mente il surf, l’arte di trovare equilibrio e divertimento dove equilibrio e divertimento non sembra esserci, lasciando scorrere le energie e trasformando in forza la “debolezza” dell’instabilità: una magia.

Mi guardo intorno e la spiaggia è molto bella, circondata da conformazioni rocciose gialle e arancioni che entrano fino in mare e che spuntano come torri in mezzo all’acqua, formando grotte, passaggi, archi e rifugi per gabbiani. Il sole va e viene continuamente, ne prendiamo a sufficienza, l’oceano non è così freddo e facciamo un paio di tuffi. Poco prima che inizi a piovere, torniamo per rilassarci un po’ nel B&B, ma il karma mi mette i bastoni fra le ruote e ING Direct mi fa impazzire bloccandomi le operazioni.

La sera la passiamo a Lagos, molto più bella e ospitale di Albufeira e stavolta il karma cerca di riparare: mangiamo un’ottima cataplana da Reis, ristorante scelto usando l’intuito, cosa che dovremmo fare più spesso: per me la cena migliore della vacanza, ad oggi.

Forse è proprio vero che la differenza fra la felicità e l’infelicità la facciamo noi. E’ una scelta. Qualsiasi cosa fosse successa oggi avrei potuto vederla con gli occhiali della felicità o della tristezza. E sono io che li scelgo e li indosso, quando voglio.

Torniamo come frecce nella notte, in mezzo ad un mare di luci di città, tutte intorno a noi, ascoltando M80 e mangiandoci l’asfalto, verso est.

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