3.400 chilometri: Algarve!

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Oggi inizia la seconda parte della nostra vacanza. Abbiamo già macinato oltre 3.000 chilometri ed entro sera supereremo senza tanta fatica i 3.400. Facciamo un’altra colazione a pancake e salutiamo con affetto Lisbona.

La prima parte del tragitto ci ricorda tanto la Puglia: strade dritte in mezzo a un mare di ulivi e muretti in pietra. L’unica differenza sono i più numerosi campi di meloni gialli. Alle 13.50 iniziamo quella che dovrebbe essere la decima strada più bella al mondo, almeno secondo questo sito: la strada costiera da Sines a Sagres. La partenza non è granché… una grossa raffineria ed un cantiere navale importante non era quello che ci aspettavamo.

Fino a Vila Nova de Milfontes, dove ci fermiamo per un pranzo di pesce al Cafe Flor do Mira, non è male. Le strade del paesello di mare sono addobbate da spaventapasseri. Ma da lì in poi, la strada è una bufala (l’unica cosa apprezzabile sono le innumerevoli tavole di surf alloggiate fuori dai negozi). La via corre almeno 5 chilometri lontano dalla costa, per ogni paesello che andiamo a vedere sulla mare ci impieghiamo almeno 15 minuti, così alle 16.45 decidiamo di abbandonare il progetto di arrivare con calma a Sagres e puntiamo su Albufeira, dove alloggeremo.

Siamo scocciati, anche perché abbiamo rinunciato ad Evora per “la strada che non c’è”. Ma la vacanza itinerante ti sorprende sempre, ed è il suo bello, nel male e nel bene. Fatichiamo un po’ ad arrivare a Casa Estrela, ma ne vale davvero la pena: camera con patio su graziosa piscina, bagno spazioso, silenzio, due padroni di casa gentilissimi ed ospitali che mi offrono vino rosso. Pace: quello che ci serve.

Maria e Colin vengono dal North Yorkshire, in Inghilterra. Hanno acquistato la casa, in rovina, in una zona sulle colline circondate da ulivi, dietro Albufeira, l’hanno sistemata da settembre 2014 e da Giugno hanno aperto il loro B&B: un gioiellino che mi fa respirare aria di Toscana in un luogo che doveva ricordarmi la Costa Brava.

Ceniamo ad Albufeira, nel piccolo Ti Gracinda, uno dei pochi locali a prezzi accettabili. Neon, luci e locali rumorosi cercano di pescare clienti principalmente del centro-nord Europa. Non assomiglia al Portogallo, potrebbe essere un paesello della Florida, lo stile è quello yankee.

Domani andiamo a caccia di onde.

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