Mi sveglio e chiedo il latte, come sempre, e come sempre esce il sole. Ma no, stamattina c’è brutto. Sono più costante io.
I vecchi decidono di andare in città, dicono che col tempo brutto non vale la pena andare al mare. Parcheggiata la macchina esce un sole che fa caldo solo a pensarlo.
Ad ogni modo dicono che ci sono cose interessantissime in città, per esempio un museo dove niente è come sembra, una scala che viene suonata dal mare, una piazza che si illumina di notte e compagnia bella. Immagino che il vino di ieri sera fosse andato a male.
E invece mi scopro prevenuto. Mi portano subito in un museo, una specie di negozio dove non puoi comprare niente, solo guardare: posso giocare con puzzle di legno, divento più alto di papà, mi arrampico sui muri come Spiderman, entro in un tubo con stelle che girano tutte intorno, io, la mamma e il papà siamo tantissimi e vedo immagini che provo a toccare, ma non ci sono! Giuro, ci sono, ma non posso toccarle. Roba da matti!
Uno a zero per i vecchi.
Poi mi portano su una scala che entra nel mare e che suona davvero! Rimango a giocare con l’acqua e ad ascoltare la musica del mare per un sacco di tempo, lo consiglio a tutti i bimbi che leggono questo blog del babbo.
Due a zero per i vecchi. Oggi insuperabili, come il tonno.
A pranzo, una fame: mangio come un toro.
Il pomeriggio lo passo al mare, per poco, c’è molto vento. Ma troviamo subito un parco giochi con giostrine , proprio dove mamma e papà fanno l’ape, e la cosa mi garba parecchio, come la cena casalinga a base di pizza croata e tonno e pomodori: sono così stanco che mangerei di ogni.