Code e pioggia

Apro gli occhi alle 7.15 circa, dopo una bella dormita, in anticipo di quasi un’ora rispetto alla sveglia prevista. Sfrutto l’occasione per andare in bagno in santa pace e farmi una doccia terapeutica, alternando acqua calda e acqua fredda (e da queste parti è gelida, tipo torrente di montagna). L’idea è di partire in tempo per evitare code al traforo del San Bernardo.

In Val D’Aosta la pressione dell’acqua non è un problema. La doccia ha un getto così forte che bisogna usarlo con cautela, può causare dolore fisico: ci si potrebbe lavare l’auto, tipo lancia.

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Pranzo a sbafo, risaie e avventure croate

Chiudiamo le portiere dell’auto alle 10.30 circa, dopo la nostra colazione preferita: Bar San Giorgio.

Dirigiamo il mezzo verso sud, raggiungeremo Aosta per la “via bassa”, evitando il traffico previsto per zona Brennero, Milano e laghi.

Il viaggio scorre liscio, a parte qualche fisiologica bisticciata. Ho sistemato i pargoli con una super playlist a base di Simple Plan, Michael Jackson, Niccolò Fabi e Alanis Morrisette. Perfino Orso & Orso (due piccoli orsi di plastica, identici, se non consideriamo la sfumatura del colore, compagni di viaggio di Frenci e Richi) , se la spassano alla grande, ballando gran parte dei pezzi più movimentati.

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Neve a 2000

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Come da programma, il primo ritrovo è con Marisa e Valentino da Pivati alle 8.00. Colazione e via, verso Modena a recuperare Cinzia e Pietro.

Il tempo è da lupi, lo conferma anche Enrico il bagnino su Radio DJ.

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Attraverso la Svizzera

Stamattina mi sveglio di buon ora, dopo una cena generosamente offerta da un bistro pizzicato nel bel mezzo di una festa bikers, ed una decente dormita.

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