Finalmente il mare

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A Fiume c’è un gran vento, ma un vento così forte che il passeggino si muove da solo. Roba da matti. I vecchi mi portano a fare colazione, ma qui non hanno le pastine nei bar, dobbiamo passare dal tato del pane a prenderne due o tre, prima di andare a chiedere la tazzina di latte freddo. Proprio non si può credere come fanno senza.

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Il Fiume lontano

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Mamma che noia. Che noia. Mi avevano promesso il mare, ma non l’ho visto neanche con la fantasia. Bla, bla, bla. Vi avevo avvisato.

Partiamo di mattina e non facciamo altro che andare in macchina. Provo a tirarmi su con la mia playlist personale (davvero ghega), con gli attacca e stacca, tirando sassi e andando sull’altalena umana che è il mio babbo, ma è davvero dura.

Resto seduto per istanti infiniti sperando di fare prima o poi un bagno, ma nulla, una tortura.

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Scegli il tuo ponte

“Nessuno può gettare sopra il fiume della vita il ponte sul quale tu devi passare, nessun altro che tu.”

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Le nuvole e il fiume

“La corrente del fiume non può portare con sé le nuvole che si specchiano.

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Cercare il profondo

“Ad ascoltare mi ha insegnato il fiume, e anche tu imparerai da lui. Lui sa tutto, il fiume, tutto si può imparare da lui.

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Il fiume e il presente

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“Hai appreso anche tu quel segreto del fiume: che il tempo non esiste?”. Un chiaro sorriso si diffuse sul volto di Vasudeva. “Si Siddharta” rispose.
“Ma è questo ciò che tu vuoi dire: che il fiume si trova dovunque in ogni istante, alle sorgenti e alla foce, alla cascata, al traghetto, alle rapide, nel mare, in montagna, dovunque in ogni istante, e che per lui non vi è che presente, neanche l’ombra del passato, neanche l’ombra dell’avvenire?”.

Hermann Hesse

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Verso Pjescana Uvala

  
Pranzo al sacco improvvisato…