
La giornata inizia con il piede sbagliato, si dice così vero? Sono arrabbiato e ad ogni richiesta dei vecchi ho una sola certezza: no, no e noooooooooooo (il tutto espresso ad un adeguato livello di decibel). Non la prendono benone.

La giornata inizia con il piede sbagliato, si dice così vero? Sono arrabbiato e ad ogni richiesta dei vecchi ho una sola certezza: no, no e noooooooooooo (il tutto espresso ad un adeguato livello di decibel). Non la prendono benone.

Un sole poco convinto viene, finalmente, a darci la sua benedizione. Mi sveglio inaspettatamente con “Bite your lips” di Elton John nella testa e non riesco a spegnerla. Ho il rock and roll nel sangue.

Ieri ho postato un testo di una canzone di Elton, sul viaggio, che non ha eseguito al concerto di venerdì a Mantova, oggi una che invece ha cantato: un suo grande classico, che parla di viaggi nello spazio, composta, come fecero molti altri artisti di quel tempo, negli anni in cui America e Russia facevano a gara a chi andava più lontano.
C’e tutta una letteratura che mi colpì nella mia giovinezza riguardo al tema dei viaggi verso ovest. Dai film che parlavano della California e del Grande Ovest, ai romanzi di Kerouac, a Bukowski, a canzoni che parlavano di coast to coast.
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Prepariamo le valigie per la partenza, facciamo check out e una veloce colazione all’Anker, sulla strada dell’Hotel. Un gentile signore ci recupera una sedia al tavolo e ci saluta con un “Arrivederci”. Recuperiamo l’auto al parcheggio che dista 6 km e alle 11.20 salutiamo Vienna, puntando il navigatore verso Bratislava. La conquista del Far East.
Oggi giornata di trasferimento. Partiamo da Sorrento alle 10.00 circa e decidiamo di fare la strada sul retro del residence, perché meno in pendenza. Peccato che in alcuni punti misuri meno di 1,80 m di larghezza. Sembra un percorso a ostacoli e il premio è non rigare l’auto. Vinco io.